Ci
sono due cose da distinguere: studiare e leggere. Studiare Sri Aurobindo è solo
un metodo sussidiario, un aiuto. Studiare significa prendere un testo e capirne
ogni parola e frase; se non si capisce un dizionario può aiutare ad afferrare
il significato esteriore che le parole esprimono. Far questo vi aiuterà ad
afferrare il significato esteriore che le parole esprimono. Far questo può
essere necessaio, ma non è il modo migliore di avvicinarsi alle loro opere.
In
realtà è sufficiente leggere. Non importa che cosa capite e che cosa vi sfugge,
leggete e aspettate. Nello studiare, vi avvicinate con la vostra mente
esteriore, l'intelligenza esteriore. Ma ciò che si trova nel testo è oltre la
vostra mente, oltre la vostra intelligenza. Comprendere con la mente significa
spingere il vostro intelletto verso, e dentro, la cosa; è uno sforzo che vi
conduce solo alla superficie del soggetto. E' un esercizio per il vostro
cervello, che si è sviluppato in quel modo; ma non vi porta molto lontano.
Invece immaginate di mantenervi tranquilli, di far tacere la mente, limitandovi
a leggere, senza cercare di capire , aspettando che ciò che si trova nel testo
entri in voi. Invece di spingere con la vostra intelligenza, che si lancia in
avanti e cerca d'afferrare la cosa, lasciate che sia la cosa ad entare in voi;
poichè quel che si trova negli scritti di Sri Aurobindo e della Madre non è un
insieme di parole e frasi, una lettera morta, ma qualcosa che ha una vita
intensa, qualcosa di cosciente, che essi hanno espresso nelle parole, nelle
frasi, nel suono e nel ritmo. E posso assicurarvi che ogni frase, ogni scritto
- per non parlare di Savitri- è un essere vivente, un'entità, un amico, persino
un Amante che dovete conoscere. E in questa direzione il vostro sforzo darà
frutti. Ne ricaverete anche molta più soddisfazione.
di Nolini Kanta Gupta
Tratto dalla Rivista Domani,
Agosto 2008
Tratto dalla Rivista Domani,
Agosto 2008
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