sabato 2 maggio 2015

Il limite della mente

Un pensiero è una freccia scagliata sulla verità: può colpire un punto, ma non colpire la totalità del bersaglio. L'arciere è però troppo soddisfatti del proprio successo per chiedere di più.
                                                                                                                                Sri Aurobindo

Commento di Mère: 
Tutta l'intelligenza quaggiù è fatta in tal modo, vede ogni genere di cose; e siccome vede ogni genere di cose, non può scegliere per agire. Ma per vedere tutto il bersaglio, per vedere la Verità nel suo insieme, bisogna passare dall'altra parte. E quando si passa dall'altra parte, non si vede una somma di verità molteplici, non è più una quantità innumerevole di verità che si aggiungono una all'altra e che si vedono una dopo l'altra senza poter abbracciare il tutto in un solo colpo d'occhio; quando si sale in alto, si vede come prima cosa il tutto, il tutto si presenta simultaneamente, nella sua totalità, nell'insieme, senza divisione. Allora non occorre più fare una scelta, si ha una visione: è questo che si deve fare. Non è una scelta tra questo e quest'altro, o quello o quell'altro ancora; poichè non è più così.Non sono più cose che si susseguono e che vengono viste una dopo l'altra: è una visione simultanea di un insieme che esiste come unità. La scelta è quindi semplicemente una visione.
Finché si è nella posizione dell'arciere non si può vedere il tutto; non si può vedere il tutto vedendo le cose una dopo l'altra; non si può vedere il tutto aggiungendo una verità all'altra. E' questa l'incapacità della mente. La mente non può. Vedrà sempre in una successione, si tratterà sempre di una somma di cose; ma non è così, qualcosa sfuggirà - sfuggirà il senso stesso della verità.
Solo quando si ha la percezione globale, simultanea, del tutto in una unità, si può avere la verità nel suo insieme.
Allora l'azione non è più una scelta soggetta a errore, a rettifica, a discussione, ma la visione chiara ed infallibile di quello che bisogna fare.  
                                                                                                                                                  Tratto da pensieri e aforismi - edizioni Arka Milano

lunedì 6 aprile 2015

L'Ananda della creazione non è il piacere dell'ego nell'aver fatto bene a livello personale..
L'Ananda viene dall'influsso di un più grande potere, il brivido di essere da lui posseduti e usati.

                                                                                                                      Sri Aurobindo

domenica 5 aprile 2015

La paura e l'ansia sono forme pervertite della volontà. Quando temi qualcosa e non fai altro che pensarci, ripetendo continuamente lo stesso ritornello nella mente, l'aiuti ad avverarsi; infatti, se la tua volontà sopra la superficie di veglia respinge il timore, ciò è tuttavia quello che la mente al di sotto vuole senza posa, poichè la mente subcosiente è più forte, più vasta, meglio dotata per compiere le cose di quanto lo possono essere la tua forza e la tua intelligenza di veglia. Ma lo spirito è più forte di entrambe; esci dalla paura e dalla speranza,e cerca rifugio nella splendida calma dello spirito e nella sua noncurante supremazia.
                                                                                                                         Sri Aurobindo

lunedì 30 marzo 2015

Tutto ciò che succede doveva succedere?

Si può dire per giustificare il passato di qualcuno, che tutto ciò che gli è successo nella vita doveva succedere?

Ovviamente, ciò che è successo doveva succedere, non avrebbe potuto essere se non avesse dovuto essere! Persino gli errori che abbiamo commesso e le avversità che ci sono cadute addosso, dovevano essere, poiché c'era in loro qualche necessità, qualche utilità per le nostre vite. Ma, a dire il vero, queste cose non possono essere spiegate mentalmente, dato che tutto ciò che succede è necessario, non per qualche ragione mentale, bensì per condurci oltre, molto al di là di tutto ciò che la mente riesce ad immaginare. Ma poi, è proprio necessario spiegare? L'universo intero spiega ogni cosa ad ogni momento, e una cosa particolare succede perchè l'universo, nel suo insieme, è ciò che è. Questo non significa che siete vincolati, in un'accettazione cieca, alle leggi inesorabili della Natura. Potete accettare il passato come dato di fatto e percepire la sua utilità, pur servendovi lo stesso dell'esperienza acquisita per edificare in voi quel potere cosciente che vi eprmetterà di dirigere e di preparare il vostro presente e il vostro avvenire. L

mercoledì 4 marzo 2015

Il miglior modo di far progredire l'Umanità è avanzare personalmente; ciò può suonare individualistico o egoistico, ma non lo è: è solo buon senso. Come dice la Gita:
"Tutto ciò che fanno i migliori viene preso a modello dagli altri".
Ci sono sempre parti non rigenerate che trascinano indietro, e chi non è diviso? Ma la cosa migliore è riporre la propria fede nell'anima, la scintilla del Divino dentro di noi, e alimentarla finchè non diventerà una fiamma sufficientemente forte.
                                                                                                    Sri Aurobindo
                                                                                   
Da lettere sullo Yoga, secondo volume

martedì 3 marzo 2015

Tu puoi ogni giorno invece di oziare concentrarti sul centro del tuo petto e INTERIORIZZARTI e là vedrai e là vivrai quella Fiamma... E' la nostra Aspirazione là dove brucia la Fiamma Divina che sorregge tutta la creazione.... vai dentro di te, prova ad immergerti nel tuo cuore come se entrassi in una mistica caverna e laggiù in fondo in fondo c'è la Fiamma sacra fonte d'ogni vita. E' l'anima.
Aghni 

giovedì 22 gennaio 2015

COME STANNO REALMENTE LE COSE?

Noi diciamo che la vita è dura e difficile e incolpiamo le circostanze della nostra infelicità ma invece di incolpare l'ambiente, gli altri, il mondo non è forse che siamo noi a essere troppo DURI?
Basterebbe infatti riuscire ad atteggiarsi più amorevolmente perché tutta la nostra percezione di durezza cambi in un sorridente sguardo onnicomprensivo.
                                                                                                                                       Aghni