giovedì 11 luglio 2013


Peggiori sono le circostanze, più grande è l'Amore del Signore. Pensa solamente al Signore, concentrati solo sul Signore e sentirai che, stargli vicino compensa tutte le miserie possibili, anche quelle fisiche.

sabato 25 maggio 2013

Note sul cammino

Un vasto ABBANDONO è la soluzione da cui: sempre maggiore accettazione di tutto quello che ci investe: cose, persone, eventi.. E' per il BENE che tutto succede, sempre. Occorre semplicemente lasciarsi ESSERE ciò che siamo. Allora, tutto comunica e la Natura, il Mondo entra in noi, si esprime in noi, altrimenti tutto è vissuto  CHIUSO, SEPARATO, TRISTE, INFELICE, PESANTE.  Restare APERTI sempre all'INFLUSSO dall'Alto o del Profondo, sempre.. e tutto si organizzrerà per ciò che dovrà essere, per noi, per il mondo e per il Divino.
Quindi siamo molto ESTRANIATI, SPERSONALIZZATI, DECENTRATI, occorre vivere al minuto secondo, senza mai usare la Testa, secondo per secondo vivere in ASCOLTO e tutto ci viene indicato per il Corpo, la Vita e la Mente: non c'è null'altro da fare se non lasciare fare per ESSERE di più e meglio.
                                                                                                                                                    
                                                                                                                                      

lunedì 22 aprile 2013

Sulla fretta


Quando lavoriamo e vogliamo fare del nostro meglio, occorre molto tempo, ma generalmente abbiamo poco tempo, abbiamo fretta. Come fare del nostro meglio quando abbiamo fretta?

Di solito quando gli uomini fanno in fretta, non fanno completamente ciò che hanno da fare  e lo fanno male. Ebbene vi è un terzo modo che consiste nell’intensificare la propria concentrazione. Se lo si fa, si può guadagnare metà tempo anche su un tempo breve. 
Mère
Da conversazioni  1950-51

mercoledì 10 aprile 2013

Aforisma


Il mondo vi disturberà fintanto che qualcosa in voi appartiene al mondo. E' solo quando apparterrete al Divino che sarete liberi.

martedì 9 aprile 2013

SUL SOLLEVAMENTO


Si assiste ad un sollevamento di qualcosa di abbastanza potente che veramente, ci mette k.o. Se stiamo calmi, se non ci affrettiamo a giudicare possiamo vedere che siamo di fonte ad un processo: qualcosa scende e qualcosa immancabilmente si solleva.

Cosa discende?

Si apre uno spioncino e qualcosa inizia a scendere – anche se non tutti ne sono coscienti. Ma dal momento in cui qualcosa comincia a scendere, qualcosa sale, obbligatoriamente. Infatti quando qualcosa scende preme, come un sasso che cade nell’acqua e nel premere fa emergere, fa sollevare. E siccome l’ultima “discesa” è piuttosto massiccia, il sollevamento è altrettanto generalizzato, lo vediamo tutt’intorno.

Più che “qualcosa che scende” noi avvertiamo “ciò che sale”,un SOLLEVAMENTO di tutto quello che è la nostra base.

La nostra base è il SUBCOSCIENTE costituito da una mente oscura, un vitale oscuro ed un fisico oscuro.

Il sollevamento serve per farci vedere quello che di norma è sotto la coscienza di veglia – che è la nostra base oscura: inerzia, “fiacca”,mancanza d’azione, ottusità, impedimento, incapacità, limite..

Il fisico lasciato a se stesso, è inerte. Se volete eseguire una Vera Azione , che sia spoglia da “quel che c’è da fare”, vi deve essere completamente uguale cosa state facendo (la sabbiatura, la corvè, il centro estivo, ecc..) – non deve fare nessunissima differenza; il preferire un’azione tira in ballo l’ego. Un’azione completamente disinteressata ha il sapore di un“Atto Maestro”, recita in Savitri.

L’uomo è stato sempre sottoposto all’inerzia e al tamas mentale.

La Pressione dell’Alto fa aprire il basso.

Cos’è il basso? E’ il mio ‘peggio’. E’ il “peggio di tutti”che si chiama “INCOSCIENTE”.

venerdì 22 marzo 2013

Note sul cammino



INDIVIDUALIZZAZIONE è il moto d’ “assemblaggio” della Coscienza che si è sparpagliata giù fino all’INCOSCIENTE. Unire queste particole materiali, vitali, mentali crea dapprima varie PERSONALITA’ poi UN INDIVIDUO che via via è sempre più UN ESSERE COSCIENTE INTEGRALE.
“E adesso al lavoro: Pazienza, Costanza, Perfetta Equanimità ed una Fede assoluta.”
Mère
La nostra Coscienza è la stessa, assolutamente la stessa, del SIGNORE, nessuna differenza, noi siamo QUESTO, siamo questo, siamo questo. Mère

 








 

lunedì 18 marzo 2013

Note sul cammino

Con l’emersione della coscienza fisica e relativa IMMERSIONE della nostra coscienza individuale il nostro rapporto con la vita quotidiana muta considerevolmente: difficile fare dei calcoli, delle previsioni, prendere degli impegni, progettare, ideare perché il FISICO impone la sua dura legge di ferro, la sua meccanica alternanza di disturbi, squilibri, malesseri. Non si riesce a fare nessun tipo di previsione o programma e non si è più certi di nulla. Occorre avanzare dapprima giorno per giorno poi ora per ora e infine, molto spesso, minuto dopo minuto. Siamo chiamati ad entrare sempre più in profondità al fine di contattare realmente la PRESENZA Divina e quello che la nostra mente, il nostro vitale pare essere utile e necessario, viene molto spesso scardinato, disatteso. Non bisogna assolutamente scoraggiarsi altrimenti si fa il gioco dell’Ignoranza. Bisogna viceversa rimettere tutto quello che pensiamo, ideiamo, progettiamo ai piedi del Signore e accettare di buon grado quello che Lui sceglie per noi. Il buon Dio ha disposto le cose in modo tale che ci sia sempre il maggior vantaggio possibile per l’Anima incarnata, ma il Fine e lo Scopo dell’Anima spesso e volentieri non coincide col fine o lo scopo della mente o del nostro vitale. Il vero SURRENDER è d’accettare tutto quello che incontriamo e di rispondere nel modo più PURO e PERFETTO possibile. Non basta cercare di vivere la Verità ma occorre DIVENIRE la Verità per cui senza la Purezza questo non è possibile, senza la Purezza noi apparteniamo al regno inferiore, al regno della ignoranza e dell’Incoscienza. Essere PURI è essere sempre più DIVINI, cioè luminosi, benevoli, pazienti, umili, servitori, testimoni della Verità e combattenti della Luce. Solo così possiamo divenire sempre più PERFETTI. La perfezione è l’INTEGRAZIONE di tutto ciò che esiste, nulla viene rifiutato o rigettato perché tutto fa parte del TUTTO. Divenire integri, totali, integrali è abbracciare l’Eterno e l’Infinito. Lo yoga integrale di Sri Aurobindo prevede quindi la realizzazione di un VASTO ABBANDONO, una FEDE incrollabile nel DIVINO e nella sua SAKTI: la MADRE.