venerdì 10 luglio 2015

NOSTALGIA


E ritorna
Ritorna
Ritorna
Come
La risacca
Del mare.

Come
Le stagioni
Gli anni
Gli eventi
Gli spiriti
O il respiro.

Qualcosa
Risuona
Richiama
Ridesta
E ti apre
Una porta.

Un varco
Verso
Un passato
Un vissuto
Un esistito
Mai esistito.

E tu lì
Come in un
Sogno
A vivere
Cose
Da definire.

Da
Costruire
Formare
Plasmare
Vivificare
Animare.

Poi
Qualcosa
Si precisa
Si mette a
Nudo
E a fuoco.

Un volto
Una dolcezza
Un amore
Una verità
Una Forza
Vera.

Un sorriso
Avanza
T’ammanta
E tu
Riconosci
TE STESSO.

Allora qualcosa
Si desta
Rintocca
Vibra
Si
Estasia.

Tutto
S’abbraccia
S’unisce
Si fonde
E
Gioisce.

Non più
Separazione
Un solo
Cuore
Un solo
Signore.




mercoledì 8 luglio 2015

7/7/15
Divine message
"We must be free of all selfishness to serve properly the Divine's Cause"
                                                The Mother
"Dobbiamo essere completamente liberi dall'ego per servire propriamente la causa divina"
                                                 La Madre

venerdì 3 luglio 2015

O Signore, maestro della nostra vita, lasciaci prendere il nostro volo molto in alto al di sopra dell’affanno della nostra conservazione materiale. Niente è più umiliante e deprimente di questi pensieri sempre rivolti verso la conservazione del corpo, di queste preoccupazioni riguardanti la salute, la sussistenza, il quadro della vita..
Quanta poca cosa è tutto ciò, un fumo leggero che un semplice soffio dissolve, che un solo pensiero rivolto verso Te fa svanire come vano miraggio.
Libera coloro che sono in questa schiavitù, come colo che sono nella schiavitù delle passioni. Questi ostacoli sono allo stesso tempo terribili e puerili sul cammino che conduce verso Te; terribili per coloro che vi sono ancora sottomessi, puerili per colui che è passato oltre.
Come esprimere il sollievo estremo, la leggerezza deliziosa che si prova quando ci si è sbarazzati della cura di sé stessi, della propria vita, della propria salute, della propria soddisfazione e anche del proprio progresso.
Questo sollievo, questa liberazione me l’hai concessa, o Tu, Divino Maestro, Vita della mia vita, Luce della mia luce, o Tu che mi insegni costantemente l’amore e mi fai conoscere la mia ragione d’essere.
Sei tu che vivi in me, Tu solo; e cosa mi starei a preoccupare di me stessa e di ciò che mi potrebbe accadere. Senza Te la polvere che costituisce questo corpo che si sforza di manifestarTi, si disperderebbe amorfa e incosciente; senza Te  questa sensibilità che consente il rapporto con tutti gli altri centri di manifestazione, svanirebbe in un’oscura inerzia; senza Te questo pensiero che anima e rischiara la sintesi, sarebbe sparso, atono, irrealizzato; senza Te l’amore sublime che vivifica, coordina, anima e riscalda tutto, sarebbe un possibile non ancora risvegliato. Tu sei tutto ciò che ci illumina e ci colma di gioia, tutta la nostra ragione d’essere e tutto il nostro scopo. Non è sufficiente per noi guarire da tutti i pensieri personali, per farci aprire le ali e planare al di sopra delle contingenze della vita materiale, onde volare nella Tua atmosfera  divina e poter tornare come messaggero verso la terra, annunciare la gloriosa novella della Tua vicina Venuta.
O Divino Maestro, Sublime Amico, Meraviglioso Istruttore, in un silenzio fecondo, io Ti saluto. 
                                                                La Madre
-Preghiere e meditazioni-

lunedì 11 maggio 2015

Ogni parola ha conseguenze, il silenzio anche.
                                                           J.P. Sartre

sabato 2 maggio 2015

Il limite della mente

Un pensiero è una freccia scagliata sulla verità: può colpire un punto, ma non colpire la totalità del bersaglio. L'arciere è però troppo soddisfatti del proprio successo per chiedere di più.
                                                                                                                                Sri Aurobindo

Commento di Mère: 
Tutta l'intelligenza quaggiù è fatta in tal modo, vede ogni genere di cose; e siccome vede ogni genere di cose, non può scegliere per agire. Ma per vedere tutto il bersaglio, per vedere la Verità nel suo insieme, bisogna passare dall'altra parte. E quando si passa dall'altra parte, non si vede una somma di verità molteplici, non è più una quantità innumerevole di verità che si aggiungono una all'altra e che si vedono una dopo l'altra senza poter abbracciare il tutto in un solo colpo d'occhio; quando si sale in alto, si vede come prima cosa il tutto, il tutto si presenta simultaneamente, nella sua totalità, nell'insieme, senza divisione. Allora non occorre più fare una scelta, si ha una visione: è questo che si deve fare. Non è una scelta tra questo e quest'altro, o quello o quell'altro ancora; poichè non è più così.Non sono più cose che si susseguono e che vengono viste una dopo l'altra: è una visione simultanea di un insieme che esiste come unità. La scelta è quindi semplicemente una visione.
Finché si è nella posizione dell'arciere non si può vedere il tutto; non si può vedere il tutto vedendo le cose una dopo l'altra; non si può vedere il tutto aggiungendo una verità all'altra. E' questa l'incapacità della mente. La mente non può. Vedrà sempre in una successione, si tratterà sempre di una somma di cose; ma non è così, qualcosa sfuggirà - sfuggirà il senso stesso della verità.
Solo quando si ha la percezione globale, simultanea, del tutto in una unità, si può avere la verità nel suo insieme.
Allora l'azione non è più una scelta soggetta a errore, a rettifica, a discussione, ma la visione chiara ed infallibile di quello che bisogna fare.  
                                                                                                                                                  Tratto da pensieri e aforismi - edizioni Arka Milano

lunedì 6 aprile 2015

L'Ananda della creazione non è il piacere dell'ego nell'aver fatto bene a livello personale..
L'Ananda viene dall'influsso di un più grande potere, il brivido di essere da lui posseduti e usati.

                                                                                                                      Sri Aurobindo

domenica 5 aprile 2015

La paura e l'ansia sono forme pervertite della volontà. Quando temi qualcosa e non fai altro che pensarci, ripetendo continuamente lo stesso ritornello nella mente, l'aiuti ad avverarsi; infatti, se la tua volontà sopra la superficie di veglia respinge il timore, ciò è tuttavia quello che la mente al di sotto vuole senza posa, poichè la mente subcosiente è più forte, più vasta, meglio dotata per compiere le cose di quanto lo possono essere la tua forza e la tua intelligenza di veglia. Ma lo spirito è più forte di entrambe; esci dalla paura e dalla speranza,e cerca rifugio nella splendida calma dello spirito e nella sua noncurante supremazia.
                                                                                                                         Sri Aurobindo