E
ritorna
Ritorna
Ritorna
Come
La
risacca
Del
mare.
Come
Le
stagioni
Gli
anni
Gli
eventi
Gli
spiriti
O il
respiro.
Qualcosa
Risuona
Richiama
Ridesta
E ti
apre
Una
porta.
Un
varco
Verso
Un
passato
Un
vissuto
Un
esistito
Mai
esistito.
E tu
lì
Come
in un
Sogno
A
vivere
Cose
Da
definire.
Da
Costruire
Formare
Plasmare
Vivificare
Animare.
|
Poi
Qualcosa
Si
precisa
Si
mette a
Nudo
E a
fuoco.
Un
volto
Una
dolcezza
Un
amore
Una
verità
Una
Forza
Vera.
Un
sorriso
Avanza
T’ammanta
E tu
Riconosci
TE
STESSO.
Allora
qualcosa
Si
desta
Rintocca
Vibra
Si
Estasia.
Tutto
S’abbraccia
S’unisce
Si
fonde
E
Gioisce.
Non
più
Separazione
Un
solo
Cuore
Un
solo
Signore.
|
venerdì 10 luglio 2015
NOSTALGIA
mercoledì 8 luglio 2015
venerdì 3 luglio 2015
O Signore, maestro della nostra vita, lasciaci
prendere il nostro volo molto in alto al di sopra dell’affanno della nostra
conservazione materiale. Niente è più umiliante e deprimente di questi pensieri
sempre rivolti verso la conservazione del corpo, di queste preoccupazioni
riguardanti la salute, la sussistenza, il quadro della vita..
Quanta poca cosa è tutto ciò, un fumo leggero che
un semplice soffio dissolve, che un solo pensiero rivolto verso Te fa svanire
come vano miraggio.
Libera coloro che sono in questa schiavitù, come
colo che sono nella schiavitù delle passioni. Questi ostacoli sono allo stesso
tempo terribili e puerili sul cammino che conduce verso Te; terribili per
coloro che vi sono ancora sottomessi, puerili per colui che è passato oltre.
Come esprimere il sollievo estremo, la leggerezza
deliziosa che si prova quando ci si è sbarazzati della cura di sé stessi, della
propria vita, della propria salute, della propria soddisfazione e anche del
proprio progresso.
Questo sollievo, questa liberazione me l’hai
concessa, o Tu, Divino Maestro, Vita della mia vita, Luce della mia luce, o Tu
che mi insegni costantemente l’amore e mi fai conoscere la mia ragione
d’essere.
Sei tu che vivi in me, Tu solo; e cosa mi starei a
preoccupare di me stessa e di ciò che mi potrebbe accadere. Senza Te la polvere
che costituisce questo corpo che si sforza di manifestarTi, si disperderebbe
amorfa e incosciente; senza Te questa
sensibilità che consente il rapporto con tutti gli altri centri di
manifestazione, svanirebbe in un’oscura inerzia; senza Te questo pensiero che
anima e rischiara la sintesi, sarebbe sparso, atono, irrealizzato; senza Te
l’amore sublime che vivifica, coordina, anima e riscalda tutto, sarebbe un
possibile non ancora risvegliato. Tu sei tutto ciò che ci illumina e ci colma
di gioia, tutta la nostra ragione d’essere e tutto il nostro scopo. Non è
sufficiente per noi guarire da tutti i pensieri personali, per farci aprire le
ali e planare al di sopra delle contingenze della vita materiale, onde volare
nella Tua atmosfera divina e poter
tornare come messaggero verso la terra, annunciare la gloriosa novella della Tua
vicina Venuta.
O Divino Maestro, Sublime Amico, Meraviglioso Istruttore,
in un silenzio fecondo, io Ti saluto.
La Madre
-Preghiere e meditazioni-
sabato 2 maggio 2015
Il limite della mente
Un pensiero è una freccia scagliata sulla verità: può colpire un punto, ma non colpire la totalità del bersaglio. L'arciere è però troppo soddisfatti del proprio successo per chiedere di più.
Sri Aurobindo
Sri Aurobindo
Commento di Mère:
Tutta l'intelligenza quaggiù è fatta in tal modo, vede ogni genere di cose; e siccome vede ogni genere di cose, non può scegliere per agire. Ma per vedere tutto il bersaglio, per vedere la Verità nel suo insieme, bisogna passare dall'altra parte. E quando si passa dall'altra parte, non si vede una somma di verità molteplici, non è più una quantità innumerevole di verità che si aggiungono una all'altra e che si vedono una dopo l'altra senza poter abbracciare il tutto in un solo colpo d'occhio; quando si sale in alto, si vede come prima cosa il tutto, il tutto si presenta simultaneamente, nella sua totalità, nell'insieme, senza divisione. Allora non occorre più fare una scelta, si ha una visione: è questo che si deve fare. Non è una scelta tra questo e quest'altro, o quello o quell'altro ancora; poichè non è più così.Non sono più cose che si susseguono e che vengono viste una dopo l'altra: è una visione simultanea di un insieme che esiste come unità. La scelta è quindi semplicemente una visione.
Finché si è nella posizione dell'arciere non si può vedere il tutto; non si può vedere il tutto vedendo le cose una dopo l'altra; non si può vedere il tutto aggiungendo una verità all'altra. E' questa l'incapacità della mente. La mente non può. Vedrà sempre in una successione, si tratterà sempre di una somma di cose; ma non è così, qualcosa sfuggirà - sfuggirà il senso stesso della verità.
Solo quando si ha la percezione globale, simultanea, del tutto in una unità, si può avere la verità nel suo insieme.
Allora l'azione non è più una scelta soggetta a errore, a rettifica, a discussione, ma la visione chiara ed infallibile di quello che bisogna fare.
Tratto da pensieri e aforismi - edizioni Arka Milano
lunedì 6 aprile 2015
domenica 5 aprile 2015
La paura e l'ansia sono forme pervertite della volontà. Quando temi qualcosa e non fai altro che pensarci, ripetendo continuamente lo stesso ritornello nella mente, l'aiuti ad avverarsi; infatti, se la tua volontà sopra la superficie di veglia respinge il timore, ciò è tuttavia quello che la mente al di sotto vuole senza posa, poichè la mente subcosiente è più forte, più vasta, meglio dotata per compiere le cose di quanto lo possono essere la tua forza e la tua intelligenza di veglia. Ma lo spirito è più forte di entrambe; esci dalla paura e dalla speranza,e cerca rifugio nella splendida calma dello spirito e nella sua noncurante supremazia.
Sri Aurobindo
Sri Aurobindo
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