Fra gli innumerevoli genitori vi è un’esigua
minoranza che si preoccupa anche solo minimamente di ciò che potrebbe essere un
figlio; essi non sanno neppure che ciò che sarà il figlio dipenderà da ciò che
essi sono. Soltanto una piccola elite lo sa. Nella maggior parte dei casi, le
cose vanno come possono; può accadere qualunque cosa, e la gente non si rende
neppure conto di ciò che accade. Allora, in queste condizioni, come volete nascere
con un essere vitale abbastanza puro per aiutarvi? Si nasce con un mare di
fango da ripulire prima di cominciare a vivere. E una volta partiti di buon
passo sulla strada della trasformazione interiore e discesi alla radice subconscia
dell’essere – quella che proviene appunto dai genitori, dall’atavismo – ebbene,
se ne vedono di cose! E tutte, quasi tutte le difficoltà sono già là; vi sono
pochissime cose che si aggiungono dopo i primi anni di vita. Ciò accade in
qualsiasi momento; se avete delle cattive compagnie o delle cattive letture, il
veleno può entrare in voi; tutte le impronte sono come radicate nel subconscio,
tutte le brutte abitudini che avete e contro le quali lottate. Vi sono, ad
esempio, persone che non possono aprir bocca senza dire bugie, e non lo fanno
sempre apposta ( è la cosa peggiore), o persone che non possono avere rapporti
con gli altri senza litigare, ogni sorta di sciocchezze – tutto ciò è nel
subconscio, profondamente radicato. Esteriormente, quando siete animati da
buona volontà, fate del vostro meglio per evitare queste cose, per correggerle
se possibile; vi sforzate, lottate, ma poi vi accorgete che continuano a salire
dal basso, a salire da una parte dell’essere che sfugge al vostro controllo. Ma
se entrate in quel subconscio, se lo penetrate con la vostra coscienza e
guardate attentamente, a poco a poco scoprite tutte le fonti, tutte le origini
di ogni vostra difficoltà, poi cominciate a capire com’erano i padri e le
madri, i nonni e le nonne, e se giunge un momento in cui siete incapaci di
controllarvi, vi accorgete: “Io sono così perché loro erano così”. Se avete in voi un essere psichico abbastanza
sveglio per vegliare su di voi, preparavi la strada, esso può attirare a voi le
cose che vi aiutano: attirare gli incontri, i libri, le circostanze, ogni sorta
di piccole coincidenze che vengono a voi come se fossero condotte da una
volontà benevola, e che vi danno un’indicazione, un aiuto, un sostegno per
prendere le decisioni e orientarvi nella buona direzione.
Se volete davvero trasformare il vostro
carattere, è così che dovete fare. E’ sempre stato detto che era impossibile
cambiare carattere; in tutti i libri di filosofia, anche di yoga, si ripetono
le stesse cose: “Non potete cambiare carattere, siete nati così, siete fatti
così”. E’ assolutamente falso, vi assicuro che è falso; ma per cambiare
carattere, dovete fare qualcosa di molto difficile, perché non è il vostro carattere che dovete cambiare, bensì
il carattere dei vostri ascendenti. In loro non potrete cambiarlo (perché non
ne hanno l’intenzione), è in voi che dovete cambiarlo. E’ ciò che essi vi hanno
dato, tutti i regalini che vi hanno fatto alla nascita – bei regali!- che
dovete cambiare. Ma se riuscirete a tenere il filo di queste cose, il vero
filo, e ci lavorerete sopra con perseveranza e sincerità, un bel giorno sarete
liberi; tutte le difficoltà cadranno e potrete incamminarvi nella vita senza
fardelli. Allora sarete uomini nuovi, che vivranno una nuova vita, quasi con una
nuova natura. E se vi guarderete indietro, direte: “Non è possibile, non sono
mai stato così!”
La madre
(conversazioni 1950-1951)
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