Uno scopo dà senso, una ragion d’essere della
vita, e tale ragione d’essere implica uno sforzo, ed è nello sforzo che si
trova la gioia.
Esattamente. E’ lo sforzo a dare gioia: un
essere umano che non sappia fare sforzi non avrà mai gioia. Le persone
essenzialmente pigre non hanno mai gioia – non hanno il coraggio di essere
gioiose! E’ proprio così, è lo sforzo che dà gioia. Lo sforzo fa vibrare l’essere
e lo porta ad un cero grado di tensione che lo rende capace di sentire la
gioia.
Ma lo sforzo che dà gioia è uno sforzo imposto
dalle circostanze oppure uno sforzo che tende al progresso?
Confondete le due cose: la prima, che è fisica,
e l’altra, psicologica. E’ perfettamente ovvio che un atto compiuto perché si è
deciso di compierlo e un atto imposto da circostanze più o meno favorevoli non
hanno affatto le stesse conseguenze. È noto, ad esempio, che le persone che
seguono una disciplina yogica fanno spesso dei digiuni. Numerose discipline
yogiche comportano digiuni molto lunghi, e le persone che li fanno sono
solitamente molto felici di farli, poiché è una loro scelta. Ma prendente una
di queste persone e mettetela in certe circostanze in cui il cibo manchi, sia perché
non è possibile procurarsene sia perché quella stessa persona non ha denaro per
comperarlo: lo vedrete immediatamente in uno stato pietoso, la sentirete lamentarsi
e dire che la vita è terribile; in realtà, le condizioni sono esattamente
identiche., solo che, nel primo caso è stata lei a decidere di non mangiare,
mentre nell’altro non mangia perché non può fare diversamente. E' proprio così,
anche se questa non è l’unica ragione.
E’ solo lo sforzo, di qualsiasi tipo sia –
materiale, morale o intellettuale- a creare in voi certe vibrazioni che vi
permettono di entrare in rapporto con le vibrazioni universali, ed è questo che
vi dà gioia. E’ lo sforzo che vi fa uscire dall’inerzia; è lo sforzo che vi
rende ricettivi alle forze universali. E, tra tutte le cose, quella che dà
spontaneamente la gioia, anche a coloro che non praticano lo yoga, che non hanno
alcuna aspirazione spirituale, è proprio lo scambio di forze con le forze
universali. E, tra tutte le cose, quella che dà spontaneamente la gioia, anche
a coloro che non praticano lo yoga, che non hanno alcuna aspirazione
spirituale, è proprio lo scambio di forze con le forze universali. La gente non
lo sa, e sarebbe incapace di dirvi che è questa la causa, ma è proprio così.
La Madre
(conversazioni 1950-1951)
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